martedì 28 luglio 2009

Vestiti per occasioni

Citava Charles Beaudelaire: "E' necessario che la donna stupisca e incanti. Deve dorarsi per essere adorata?" . E forse aveva ragione. Un esempio? Le foto che accompagnano il prezioso volume edito da Campisano. Pose languide, enfatiche, abiti riccamente decorati con perle, strass, ricami (anche metallici), paillettes, merletto e tombolo, vetri soffiati applicati su tulle o crepe di seta, piume di struzzo e di pavone (particolarmente amati nei ventagli e nei cappelli). Un interessante capitolo del libro è dedicato ai rapporti tra il cinema e la grande moda. Citiamo solo alcuni film 'L'innocente', 'Morte a Venezia', diretti da Luchino Visconti e interpretati da Laura Antonelli e Silvana Mangano, indimenticabili nei loro abiti firmati da Piero Tosi. Un documento con una sua straordinaria valenza storico-artistica che attesta i gusti di un'epoca. Nessun grande stilista si sottrasse mai alla malia del grande schermo. Marcel Escoffier ('Il signor Max' di Mario Camerini, 1937), Poiret, Coco Chanel, Hubert de Givenchy inseparabile da Audrey Hepburn (ricordate 'Breakfast at Tiffany's'?), Fernanda Gattinoni ('Cronaca di un amore' di Michelangelo Antonioni con Lucia Bosé), il grande fotografo Cecil Beaton che accetta la sfida di creare i costumi per 'My fair lady', e poi Milena Canonero e Gabriella Pescucci, allieve di Piero Tosi, che firmano gli abiti per 'Barry Lyndon' di Stanley Kubrick (1975) e per 'L'età dell'innocenza' di Martin Scorsese, premio Oscar nel 1993 per i costumi. Elogio e trionfo della creatività italiana, del genio e della sensibilità femminile. MORE

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